I DINTORNI

LA VAL DI CECINA

Il Borgo Medievale

Pomarance

Pomarance è posta al centro di un territorio di grande interesse storico – artistico, nell’Alta Maremma toscana denominata “Le Colline metallifere”.

Benchè non rientri negli itinerari turistici più conosciuti, è ricca di tesori archeologici, paesaggistici e artistici.

Il suo nucleo storico ancora conserva l’antica morfologia con le mura castellane, le porte, i palazzi medievali e rinascimentali e l’antica chiesa romanica di San Giovanni battista.

E’ nel XIX se colo che Pomarance da vita ad una cultura e a un gusto architettonico raffinatissimo, comprovati dai bei palazzi di via Roncalli e dalla presenza di due teatri perfettamente conservati e funzionanti.

Tra le frazioni comprese nel comune, quella di San Dalmazio conserva nel suo territorio due importanti ruderi: la pieve di San Giovanni e la Rocca Sillana (X secolo).

E’ nei pressi dell’antico borgo che “i soffioni boraciferi” alimentano una ventina di centrali geotermoelettriche per miliardi di KW annui, mostrandoci un paesaggio bizzarro e originalissimo.

Agli amanti della natura il territorio del comune di Pomarance offre numerose attrattive paesaggistiche con i suoi fiumi e boschi immensi, meta affascinante anche per chi si interessa di geologia e mineralogia.

Per chi ama lo sport all’aria aperta: tennis, equitazione, tiro con l’arco e a Larderello la piscina geotermica.

Pomarance è sede inoltre del Palio che si svolge ogni anno nella seconda domenica di settembre, con rappresentazioni teatrali e la storica sfilata in costume.

Patrimonio dell'umanità

Siena

Siena si vede sin da lontano risplendere perfetta nel suo equilibrio medievale. I tre colli su cui siede si stagliano in un panorama campestre idilliaco, nel quale i confini dell’antico centro sfumano come un tempo in una campagna che a tratti sembra ancora quella ritratta nell’Allegoria del Buon Governo dipinta da Ambrogio Lorenzetti nelle stanze del Palazzo Pubblico.

Siena, intatta per secoli, si mostra oggi in buona misura come appariva nel 1300, e la conservazione di un patrimonio architettonico medievale unico e coerente è una delle ragioni principali per visitare una città splendida, da tempo consapevole della fragilità del suo equilibrio: è stata infatti il primo comune d’Europa a chiudere il centro storico al traffico, già nel 1966.

Ma sarebbe sbagliato pensare a Siena come a una città ferma al suo passato, una meta turistica da cartolina dove la vita si è cristallizzata. Al contrario passeggiando per i suoi vicoli si scopre una città viva, vero centro culturale che ospita un’Università vecchia di 750 anni, oltre a istituzioni di prestigio internazionale come l’Accademia Musicale Chigiana, l’Università per Stranieri, e le accademie dei Fisiocritici e degli Intronati.

L’epoca di massimo splendore della città, coinciso con l’affermarsi di Siena come rivale di Firenze, venne raggiunta in pieno Medioevo, un periodo che ha visto la città – al culmine della sua evoluzione storico-economica – prendere l’attuale forma: nel corso di pochi decenni vennero eretti lo splendido Palazzo Comunale con l’altissima Torre del Mangia, venne lastricata la bellissima Piazza del Campo con le nervature di travertino a disegnarne la caratteristica forma a conchiglia e venne eretto il famosissimo Duomo, che i senesi intendevano addirittura ampliare – progetto che venne definitivamente accantonato (ma di cui sono ben visibili le tracce in Piazza Jacopo della Quercia, dove sono riconoscibili le colonne di quelle che sarebbero dovute essere le nuove navate e il “facciatone”) a causa dell’epidemia di peste nera che sconvolse la città nel 1348.

Ma Siena non si fece abbattere dalla calamità, e anche se la sua importanza come centro politico cedette il passo all’avanzata della vicina Firenze, non cambiò nel corso dei secoli l’attaccamento dei senesi alle tradizioni della loro città.

L’atmosfera unica che si respira a Siena, città dove ogni pietra è rimasta immutata nei secoli, si deve proprio a questo tramandarsi gelosamente le misteriose e spettacolari usanze dei padri, la cui manifestazione più eclatante si può vedere per due volte l’anno nelle campali giornate del Palio (ma anche se non capiterete in città in quei giorni sappiate che è possibile visitare molti dei musei delle singole contrade, in cui ammirare gli antichi drappi e tutti gli ornamenti che hanno animato la competizione nel corso dei secoli).

Tra le tante tradizioni di questa antichissima città di origine etrusca non si può dimenticare la cucina, in particolare Siena vanta la più vasta e gustosa tradizione dolciaria di tutta la Toscana, provate i ricciarelli, il panforte, il pan pepato, i budini di riso, i cavallucci o le copate e non ve ne pentiretre!

La Città Etrusca

Volterra

La città, celebre per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro, è stata una delle principali città-stato della Toscana antica (Etruria), fu sede nel medioevo di un’importante signoria vescovile avente giurisdizione su un’ampia parte delle Colline toscane.

Oggi conserva un notevole centro storico di origine etrusca (di quest’epoca rimangono la Porta all’Arco, magnificamente conservata; la Porta Diana, che conserva i blocchi degli stipiti; gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; l’Acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi, vari edifici ed alcune cisterne; numerosissimi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane (fra tutte il Teatro ad emiciclo) ed edifici medievali come la Cattedrale, la Fortezza Medicea ed il Palazzo dei Priori sull’omonima piazza, centro nevralgico dell’abitato.

Esplorare la Val di Cecina

La Val di Cecina si estende lungo il corso del fiume Cecina nella parte meridionale della provincia di Pisa fino a lambire alcuni territori delle province di Siena e Grosseto, e si inoltra per un breve tratto nella porzione centrale della provincia di Livorno in prossimità della foce e del tratto terminale del corso d’acqua.

Il territorio risulta prevalentemente collinare in tutto l’entroterra e pianeggiante soltanto in prossimità della foce. Dal punto di vista paesaggistico sono molto suggestivi i ripidi calanchi, noti col nome di Balze di Volterra, che si ritrovano nei pressi dell’omonima cittadina; la zona è ricca sia di fonti geotermiche che si manifestano sotto forma di soffioni boraciferi nell’area attorno alla località di Larderello, sia di due impianti eolici per la produzione di energia, situati nei comuni di Riparbella e Montecatini Val di Cecina al confine con la Valdera.

L’area della Val di Cecina interessa i territori comunali di Castellina Marittima, Riparbella, Casale Marittimo, Guardistallo, Montescudaio, Montecatini Val di Cecina, Volterra, Pomarance, Castelnuovo di Val di Cecina e Monteverdi Marittimo nell’entroterra pisano, alcune porzioni dei comuni di Radicondoli e Casole d’Elsa in provincia di Siena,il comune di Cecina lungo la costa livornese il comune di Bibbona e la frazione Vada del Comune di Rosignano Marittimo. Sommando la popolazione dei comuni che la compongono, la val di Cecina conta circa 72.000 abitanti.

La zona della Val di Cecina che si estende lungo le prime propaggini collinari che digradano verso la Maremma Livornese e la parte centrale della Costa degli Etruschi è denominata anche Maremma Pisana ed interessa i comuni di Castellina Marittima, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo, Casale Marittimo e Monteverdi Marittimo.

Mappa by ambientavaldicecina.it

La Costa degli Etruschi

La Costa degli Etruschi comprende il tratto di litorale che va da Livorno a Piombino, la bellezza di questi luoghi trova conferma nelle Bandiere Blu ottenute dalle sue spiagge lo scorso anno (2017): Castiglioncello e Vada (Rosignano Marittimo), le Gorette (Cecina), la spiaggia Marina di Castagneto Carducci, solo per citarne alcune. Qui storia e letteratura si intrecciano, a Castagneto Carducci è possibile visitare la casa natale del poeta Giosuè, nel cui museo e archivio sono conservati scritti autografi, fotografie e cimeli vari.

Lungo l’area della Costa degli Etruschi sorge anche l’Oasi faunistica di Bolgheri, la prima istituita in Italia dal WWF, importante rifugio per numerose specie animali.

La storia di questa zona è legata a doppio filo con l’evoluzione del popolo etrusco fino all’invasione romana. Oggi ne rimane traccia nelle varie necropoli etrusche tra il Golfo di Baratti e Populonia, unico grande centro etrusco sorto lungo la fascia costiera, nel quale è ancora possibile ammirare le antiche mura etrusche e resti di edifici romani.

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